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DISCOGRAFIA
Il Cancro

 

Testo Il Cancro - 1976/1977

 

Nell’aria
come una scadenza
incombe incredibilmente
una dolce uguaglianza
 
C’è un’aria che rassicura
e piano piano 
progressivamente
la vita migliora
 
Ma quello che succede in fondo ai tuoi polmoni, o al tuo intestino, è quello che conta, è qualcosa che ti hanno messo dentro, e ti mangia piano piano, come un cancro. Hanno inventato un nemico molto più geniale, che non si vede, un nemico segreto e consapevole che ti viene incontro, hanno inventato il cancro.
 
E ti lasciano libero
con questa cosa dentro
con quel milione di molecole
che non ti ubbidiscono più
 
che lavorano per conto loro
che proliferano silenziose
e non le vedremo mai
quelle molecole pazze
cancerose
 
Non sapremo nemmeno se sono esistite
quelle cellule ingorde insaziabili enormi
voraci affamate di noi ci mangeranno
come vermi
 
E si vive si ha voglia di vivere
esitando sotto un tiepido cielo
coi valori di un uomo
che non è più un uomo
ma il suo sfacelo
 
Non si può ancora morire
con questa smorfia sul viso
con dentro un’inutile rabbia
con questo terrore
e senza uno scopo preciso
 

Non si può ancora morire
mentre ti agiti inerte
aggrappati all’ultima azione
che ancora puoi fare
non devi fallire la morte
 
E’ difficile vivere con gli assassini dentro, forse è più facile vivere con gli assassini fuori, visibili riconoscibili, che ti sparano addosso dalle strade, dalle cattedrali, dalle finestre delle caserme, dai palazzi reali dai balconi col tricolore. Assassini che in qualche modo puoi combattere, li vedi, sai cosa fanno, e qualche volta si possono anche ammazzare, assassini vecchi superati cialtroni, che non sono mai riusciti a cambiare nessuno, a cambiarlo dal di dentro. Prevedibili e schematici anche nella cattiveria, come le bestie bionde, come le bestie nere, che ti possono togliere la libertà, mai le tue idee. Come quegli ingenui e patetici esemplari che esistono ancora oggi, ma non contano, sono un diversivo, un fatto di folklore, una mazurca. Ma l’assassino dentro, è come un’iniezione, non la puoi fermare non risparmia nessuno, nessuno sfugge alla scadenza. E’ difficile vivere con gli assassini dentro, appena ce li hai iniettati, ti si rivoltano contro.
 
Martiri martiri senza croce
invalidi invalidi di pace
martiri fuori e dentro le case
martiri ribelli o
a centoottantamila lire al mese
 
Disperati ammalati incazzati lo stesso
incazzati fino all’ultimo globulo rosso
controllato e spiato a dovere
dall’assalto del tumore
 
Martiri liberi con questa cosa dentro
con quel milione di molecole
che non ti ubbidiscono più
 
Che lavorano per conto loro
che proliferano silenziose
e non le vedremo mai
quelle molecole pazze
cancerose
 
Non sapremo nemmeno se sono esistite
quelle cellule ingorde insaziabili enormi
voraci e affamate di noi ci mangeranno 
come vermi
E gli amori continua
no a nascere
dolcemente come consolazione
fra una donna e un uomo che 
non è più un uomo ma un’infezione
 
Non si può ancora morire
con questa smorfia sul viso
con dentro un’inutile rabbia
con questo terrore
e senza uno scopo preciso
 
Non si può ancora morire
mentre ti agiti inerte
aggrappati all’ultima azione
che ancora puoi fare
non devi fallire la morte

 

Dall'album Libertà Obbligatoria - tracce:

 

Libertà Obbligatoria 1976/1977 

 

PRIMO TEMPO

 

  1. Introduzione (prosa)
  2. I Reduci
  3. L'Inserimento (prosa)
  4. Flash
  5. Le Carte
  6. Il Delirio
  7. La Cacca Dei Contadini (prosa)
  8. Il Comportamento
  9. Il Dono (prosa)
  10. Lona (canzone-prosa)
  11. Il Sogno di Gesù (prosa)
  12. L'Uomo Muore

 

 

 

SECONDO TEMPO

 

  1. La Solitudine
  2. La Coscienza (prosa)
  3. La Smorfia
  4. I Partiti (prosa)
  5. Le Elezioni
  6. Il Tennis (prosa)
  7. Quando Lo Vedi Anche
  8. L'America (prosa)
  9. Si Può
  10. Il Sogno Di Marx (prosa)
  11. Il Cancro
  12. Finale (prosa) - bis