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Suona Chitarra

 

Testo Suona Chitarra - 1965

 

Se potessi cantare davvero 
canterei veramente per tutti
canterei le gioie ed i lutti 
e il mio canto sarebbe sincero.

Ma se canto così io non piaccio
devo fare per forza il pagliaccio.

E allora suona chitarra facci divertire 
suona chitarra non farci mai pensare 
al buio alla paura al dubbio alla censura 
agli scandali alla fame all'uomo come un cane 
schiacciato e calpestato. 

E allora suona chitarra facci divertire 
suona chitarra non farci mai pensare 
suona chitarra mia e tutti in allegria

Se potessi cantare io sento 
che sarei veramente contento 
ed il canto sarebbe qualcosa
la chitarra sarebbe una sposa. 

Ma io debbo soltanto piacere 
divertire la gente e scherzare.

E allora suona chitarra suona i tuoi accordi 
suona più forte che si diventi sordi
tutto è già passato è già dimenticato 
e solo chi oggi è buono domani avrà il perdono
il foglio del condono.

E allora suona chitarra facci divertire 
suona chitarra non farci mai pensare 
suona chitarra ancora e tutti alla malora

E allora suona chitarra facci divertire 
suona chitarra non farci mai pensare 
suona chitarra forte i tuoi accordi 
suona più forte che si diventi sordi 
suona chitarra
suona chitarra
suona chitarra.

 

Presente negli album:

 

L'Asse di Equilibrio 

L'Asse di Equilibrio

 

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Io e Gli Altri

 

Testo Io e Gli Altri - 1984/1985

 

Lui si svegliò quel giorno e stranamente 
la prima cosa intorno che guardava
di colpo quella cosa diventava

Lui diventava tutto e tutti quanti 
lui diventava albero e cavallo
persona pietra dura e poi trifoglio

Lui diventava abbarbicati amanti 
uomini silenti e rumorose masse 
e tutti gli elementi di città e campagna 
ovunque si recasse

Lui diventava il padre virile e ingiusto 
lui diventava il figlio un po' smarrito 
l'onesta madre che l'aveva concepito

Lui diventava i riti della casa 
e le conversazioni e poi la compagnia 
e gli uomini e le donne che per le strade 
s'addensano in follia

E poi la conoscenza il nobile concetto e l'intelletto 
l'idea che a tutto tu devi dare un nome
il senso del reale e soprattutto il maledetto se e come

Lui si svegliava ogni mattina e tutto 
tutto diventava suo
e tutto diventava parte di quell'uomo 
che ora sono anch'io

Non esiste né luogo né tempo 
distanza non esiste
io sono gli uomini del passato canuti e saggi 
io sono gli uomini del futuro smarriti e scaltri 
io sono come tutti io sono gli altri

Io sono gli altri io sono gli altri

Io sono gli altri io sono gli altri
io sono gli altri io sono gli altri
io sono gli altri io sono gli altri

 

Dall'album Io Se Fossi Gaber - tracce:

 

Io Se Fossi Gaber 1984/1985 

 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione prosa
  2. Io e Gli Altri
  3. L'Abitudine (prosa)
  4. Cronometrando il Mondo
  5. L'Intossicato (prosa)
  6. Luciano
  7. La Vestizione (prosa)
  8. La Massa
  9. Io e Le Cose
  10. I Posti Giusti (prosa)
  11. Il Tempo Quanto Tempo
  12. L'Audience (prosa)
  13. Qualcosa Che Cresce

 

SECONDO TEMPO

  1. Una Donna
  2. Il Senso (prosa)
  3. Oh Madonnina Dei Dolori (1972/1973)
  4. Il Sociale
  5. Wittgenstein (prosa)
  6. Benvenuto il Luogo Dove
  7. Cosa Mi Sono Perso
  8. Il Deserto
  9. Io Se Fossi (prosa)
  10. La Strana Famiglia
  11. Non è Più il Momento
  12. Ritratto Dello Zio
  13. Ipotesi Per Una Maria
  14. Attimi

 

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L'Abitudine (prosa)

 

Testo L'Abitudine (prosa) - 1984/1985

 

E si, più gli anni passano, più ci si abitua a vivere, e quando ci si abitua a vivere, la vita è questa roba qui per tutti, nessuno escluso. No perché magari uno pensa, no ma anche a essere uno di quelli importanti, uno di quelli che contano, che sono tutti i giorni sui giornali, o alla televisione. È lo stesso dai, uguale. Per dire, io, se fossi Berlusconi, quando c’è la pubblicità cambierei canale. Io, se fossi Pippo Baudo, porterei una brandina in televisione. Io se fossi Gassman, non ne farei una tragedia. Io, se fossi Licio Gelli, mi presenterei nelle liste del partito radicale. Io, se fossi Tinto Brass, proverei a scopare. Io se fossi Pertini, avrei un solo rimpianto, quello di essere vissuto all’epoca di Craxi. Come noi del resto. La vita è così, più o meno una vita vale l’altra, dopo un po’ ci si abitua a tutto, eh.
Il mondo perde di fascino, ed è naturale ritrovarsi a guardarlo con un certo distacco. Anche i più entusiasti, come me, a una certa età finiscono col non stupirsi più di nulla.

 

Dall'album Io Se Fossi Gaber - tracce:

 

Io Se Fossi Gaber 1984/1985 

 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione prosa
  2. Io e Gli Altri
  3. L'Abitudine (prosa)
  4. Cronometrando il Mondo
  5. L'Intossicato (prosa)
  6. Luciano
  7. La Vestizione (prosa)
  8. La Massa
  9. Io e Le Cose
  10. I Posti Giusti (prosa)
  11. Il Tempo Quanto Tempo
  12. L'Audience (prosa)
  13. Qualcosa Che Cresce

 

SECONDO TEMPO

  1. Una Donna
  2. Il Senso (prosa)
  3. Oh Madonnina Dei Dolori (1972/1973)
  4. Il Sociale
  5. Wittgenstein (prosa)
  6. Benvenuto il Luogo Dove
  7. Cosa Mi Sono Perso
  8. Il Deserto
  9. Io Se Fossi (prosa)
  10. La Strana Famiglia
  11. Non è Più il Momento
  12. Ritratto Dello Zio
  13. Ipotesi Per Una Maria
  14. Attimi
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Eppure Sembra un Uomo

 

Testo Eppure Sembra un Uomo - 1965

 

Coro: eppure sembra un uomo
vive come un uomo 
soffre come un uomo 
è un uomo

Nasce fragile e incerto 
poi quando ha la ragione 
si nutre di soprusi e di violenza
e vive e non sa il perché della sua esistenza
 
E’ così compromesso
con ogni compromesso
che oramai più nulla né sente né vede 
e il compromesso è l'unica sua fede

Eppure sembra un uomo 
vive come un uomo
soffre come un uomo 
è un uomo

Sul muro c'era scritto 
alzateci il salario
l' ha cancellato un grande cartellone 
con scritto costa meno il mio sapone

Hanno arrestato un ragazzo 
che aveva rubato tre mele
vi prego fate un po’ di beneficenza 
sarete in pace così con la vostra coscienza

Eppure sembra un uomo 
vive come un uomo
soffre come un uomo 
è un uomo

In ditta c’è un salone 
lavorano mille persone
per me è già difficile la vita in due 
e credo che prima o poi ci divideremo

Mio padre è mio padre 
mio padre è un brav’uomo 
mio padre tratta tutti da cretini
i vecchi bisogna ammazzarli da bambini. 


Eppure sembra un uomo
vive come un uomo 
soffre come un uomo 
è un uomo

Il nostro è un paese
fondato sul lavoro
e anche se potrà sembrare strano
il più apprezzato è chi lavora meno

Oggi nel mondo si lotta
per dare benessere a tutti
ma facilmente prima di accordarsi
avranno già finito di ammazzarsi

Eppure sembra un uomo 
vive come un uomo
soffre come un uomo 
è un uomo

Eppure sembra un uomo 
vive come un uomo
soffre come un uomo 
è un uomo

E’ un uomo

 

Presente negli album: 

 

L'Asse di Equilibrio 

L'Asse di Equilibrio

 

 
 
 
Il Signor G / I Borghesi 1970/1971 e 1971/1972
 
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Immagini

 

Testo Immagini - 1965

 

Una strada una lunga strada 
fatta di altissimi grattacieli 
dove un corteo di squallida gente 
ha fame e freddo e chiede aiuto
e chi sta in alto fa finta di niente.

Una scuola una grande scuola 
piena di gente analfabeta
dove si insegnano cose sbagliate
dove i più furbi riescono meglio
e i disonesti sono premiati.

Una chiesa una grande chiesa 
piena di fregi in oro zecchino 
dove una folla misera e triste 
inginocchiata prega qualcuno
che non la sente o che non esiste.

Un cimitero un grande cimitero
pieno di croci tutte uguali 
dove si inseguono anime incerte
in una corsa che non ha senso
credon di vivere e sono già morte.

 

Presente negli album: 

 

L'Asse di Equilibrio 

L'Asse di Equilibrio

 

  • Creato il .