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DISCOGRAFIA
Il Senso (prosa)

 

Testo Il Senso (prosa) - 1984/1985

 

Secondo me è un periodo che non si capisce più niente. No, dico nelle conversazioni no, sia che si parli di noi, sia che si parli del mondo. No perché io posso anche capire che uno abbia delle idee politiche, beato lui. 
Che si spieghi ecco, che non dica parole che non vogliono dire niente, o tutto. Che poi io gli rispondo, e lui risponde, e io gli rispondo, e mi fa incazzare! E finisce che si litiga, senza avere neanche capito bene di cosa stiamo parlando.
Ordine ci vuole, ordine. A cominciare dalle parole, bisogna ridargli un senso, specialmente a quelle parole, soggette a cambiare nel tempo eh.
Perché, se uno dice, fascismo, non è che si sa tanto bene cosa vuol dire, però l'altro capisce che non è una gran cosa. Perfetto, si sono accordati sul senso. Ma se uno mi dice, democrazia, io gli do lo stop. Stop! Adesso tu mi dici se per te è una cosa buona o una schifezza. Allora lui mi spiega con altre parole, e io: Stop! Stop! Stop! 
Mi evitano, solo perché voglio che ci si accordi su un senso. Ma certo, anche per difendermi, ma dico, se uno a tavola ti dice, compagno, tu non sai se ti ha dato del cretino o no. Si potrebbe capire, sapendo lui come la pensa, questo si, ma se te lo dice uno per strada eh? Compagno, dal tono forse. Compagno! Questo è chiaro. Compaaagnooo, anche questo è chiaro, compagno. Questo non si capisce per esempio, e poi anche se si capisse, a questo punto poi non si sa più perché bisogna usare le parole, basterebbe fare, (fa dei versi). Bisogna decidere: o essere delle mucche, o ridare un senso alle parole.
Un senso storico, perché è la storia che come sempre fa casino, capisci,  ti cambia da un giorno all'altro il senso alle parole, e sì, perché lei, la storia, ha un suo percorso, allora tu, prima di parlare con uno, devi sapere a che punto sta lui della storia. Io lo guardo un po' poi gli faccio, tu dove stai?
Mi evitano, e fanno male,  perché non stanno attenti, sono disordinati, ma dico io, se uno non sta dietro alle cose, ma nell'arco di una vita, una parola come, coppia, ecco coppia coppia, quando ero piccolo erano due persone che si volevano bene, poi c'è stato un periodo che erano due persone, nemmeno due persone, erano una schifezza proprio. Adesso sta rimontando vedi, per coppia si intende «coppia critica». E cioè, loro sanno che è una schifezza, ma va bene così. Perfetto, si sono accordati sull'imperfezione dell'amore eh. Amore? Stop! Bisognerebbe ridargli un senso.
Anche le ragazze mi evitano. Ma allora bisogna usare solo parole come cane, gatto albero cavallo, ecco se uno mi dice cavallo, lo so cos'è. Non mi diverto, ma lo so.
Si, perché se la gente parlasse solo di animali, di verdura, di cassapanche, non si gode, ma ci si capi¬sce. Invece loro parlano di pace, di inflazione, stop. Energia, Einstein, stop. Cultura stop. Sfratti, religione stop. Politica stop. Stop stop stop. Accordiamoci sul senso.
Il senso, ma che senso ha il senso?

 

Dall'album Io Se Fossi Gaber - tracce:

 

Io Se Fossi Gaber 1984/1985 

 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione prosa
  2. Io e Gli Altri
  3. L'Abitudine (prosa)
  4. Cronometrando il Mondo
  5. L'Intossicato (prosa)
  6. Luciano
  7. La Vestizione (prosa)
  8. La Massa
  9. Io e Le Cose
  10. I Posti Giusti (prosa)
  11. Il Tempo Quanto Tempo
  12. L'Audience (prosa)
  13. Qualcosa Che Cresce

 

SECONDO TEMPO

  1. Una Donna
  2. Il Senso (prosa)
  3. Oh Madonnina Dei Dolori (1972/1973)
  4. Il Sociale
  5. Wittgenstein (prosa)
  6. Benvenuto il Luogo Dove
  7. Cosa Mi Sono Perso
  8. Il Deserto
  9. Io Se Fossi (prosa)
  10. La Strana Famiglia
  11. Non è Più il Momento
  12. Ritratto Dello Zio
  13. Ipotesi Per Una Maria
  14. Attimi