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DISCOGRAFIA
Luciano

 

Testo Luciano - 1984/1985

 

La notte faccio sempre tardi 
non certo per divertimento
la notte è il mio elemento.

Gli amici la conversazione 
quaranta sigarette un po' di vino 
comincio a stare meglio 
e mi si alza il tono.

Ma di mattina ci tengo a precisare 
all'una di mattina 
c’è sempre un cretino che suona

Perché il cretino è un amico 
che  sa che stai dormendo 
e allora insiste 
l'amico è tremendo.

Ah sei tu Luciano... 
è l'ultima persona che vorrei vedere 
ah sei tu Luciano... mi fa piacere.

Lui mi si butta addosso 
un tenero abbraccio 
ci ha gli occhi gonfi 
è pallido come uno straccio

Mi stringo nella giacca del pigiama 
un po' cortina 
barcollo poi raggiungo 
la cucina.

Così in mutande non sono a mio agio 
ma lui non può capire
sono il suo salvatore ormai mi ha scelto 
sono un gruppo d'ascolto.

Luciano sono troppo nudo
fammi mettermi almeno i pantaloni
ma lui non mi dà tregua 
non sente ragioni

E lo capisco certo non è il caso 
di occuparsi di pudore 
quando un amico è disperato 
distrutto dall'amore.


Un attimo soltanto provo a dire 
dovrei andare 
sono anche debole di reni 
meglio non dirlo di fronte ai suoi problemi

Infatti lui mi butta addosso 
una tale dose di dolore 
che non mi lascia il tempo
mi tocca rimandare.

Povero Luciano 
dovrei dirgli qualche cosa di geniale 
povero Luciano
come stai male

Lui soffre da morire 
non esagera affatto 
è proprio vero 
gli è successo di tutto

Se non fosse per come mi scappa 
lo potrei capire 
del resto anch'io'ho sofferto per amore 
adesso avrei da fare...

Ma lui mi piange sulla spalla 
mi vuol bene mi si butta addosso 
non vuole mica 
non c’è Cristo che mi mandi al cesso.

Sono anche debole di reni 
non ne posso più maledizione
la sento scivolare un po' 
la fermo subito col trucco della contrazione

Poi con indifferenza 
mi asciugo un po' la coscia 
cosa vuoi che sia 
in confronto alla sua angoscia.

Riprende a lamentarsi è una cascata 
aiuto un'altra goccia sulla coscia 
stavolta non l'ho fermata.

Io cerco di scappare 
se posso lo mollo 
ma è troppo disperato 
mi si butta al collo.


Poveretto gli muore anche la mamma 
e lui si spara è tutto un morire 
è nello squagliamento più totale è nel terrore 
e io sono debole di reni l'ho già detto 
inutile resistere tanto è lo stesso.

Inutile resistere lo so lo so 
oramai mi piscio addosso 
aiuto Luciano mi sto pisciando addosso
non è possibile non voglio non posso
la sento scivolare mi sto pisciando addosso 
sento già il suo calore 
aiuto Luciano non la posso più fermare
mi si è sciolto il cuore 
sono una fontana sono tutto un sudore.

Aiuto mollo tutto 
sì adesso piscio piscio per due ore

Luciano Luciano dove vai? Dai non andare via, ma come ti faccio schifo? Stavo dormendo scusa. Dai non fare così Luciano, vogliamoci bene. È colpa tua, te e quella scema che ti ha lasciato. Vogliamoci bene Luciano dai.

 

Dall'album Io Se Fossi Gaber - tracce:

 

Io Se Fossi Gaber 1984/1985 

 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione prosa
  2. Io e Gli Altri
  3. L'Abitudine (prosa)
  4. Cronometrando il Mondo
  5. L'Intossicato (prosa)
  6. Luciano
  7. La Vestizione (prosa)
  8. La Massa
  9. Io e Le Cose
  10. I Posti Giusti (prosa)
  11. Il Tempo Quanto Tempo
  12. L'Audience (prosa)
  13. Qualcosa Che Cresce

 

SECONDO TEMPO

  1. Una Donna
  2. Il Senso (prosa)
  3. Oh Madonnina Dei Dolori (1972/1973)
  4. Il Sociale
  5. Wittgenstein (prosa)
  6. Benvenuto il Luogo Dove
  7. Cosa Mi Sono Perso
  8. Il Deserto
  9. Io Se Fossi (prosa)
  10. La Strana Famiglia
  11. Non è Più il Momento
  12. Ritratto Dello Zio
  13. Ipotesi Per Una Maria
  14. Attimi