da Quinto Orazio Flacco (ode IV) Tu ricchissimo Sestiorenditi conto che breve è la vitae che non potrai conservareancora per molto la tua ricchezzaPerché la pallida mortedi torri e capanne bussa alle porteperché la pallida mortecoglie egualmente poveri e reTu ricchissimo Sestiorenditi conto che presto morraie che tu sarai ricopertoda un nero mantello nel regno dell'ombraPerché la pallida mortedi torri e capanne bussa alle porteperché la pallida mortecoglie egualmente poveri e re.Tu ricchissimo Sestiorenditi conto che quando morraisaranno finiti i convitifiniti gli amori giocati coi dadiPerché la pallida mortedi torri e capanne bussa alle porteperché la pallida mortecoglie egualmente poveri e re.Tu ricchissimo Sestiorenditi conto che più non potraiil tenero schiavo ammirarepiù nulla i tuoi occhi potranno guardarePerché la pallida mortedi torri e capanne bussa alle porteperché la pallida mortecoglie egualmente poveri e re. Perché la pallida mortedi torri e capanne bussa alle porteperché la pallida mortecoglie egualmente poveri e re.
Dall'album Sexus Et Politica - tracce:
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