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GABER, IO E LE COSE

Abalone Production/Casa degli Alfieri

GABER, IO E LE COSE

di Giorgio Gaber e Sandro Luporini

con Maria Laura Baccarini (voce) e Régis Huby (violino)

da un’idea di Maria Laura Baccarini e Elena Torre

regia Maria Laura Baccarini e Elena Bono

 

Gaber, io e le cose rende omaggio al mondo di Gaber e Luporini, al teatro canzone, che ha saputo raccontare storie universali, attraverso una costante e spietata analisi del sentire. Un viaggio tematico, che, tra la molteplicità di argomenti trattati nel teatro canzone, sceglie di parlare dell’Uomo, dei rapporti con la famiglia, con lo Stato, delle relazioni con l’altro sesso e dell’amore. 

Difficile descrivere in poche righe quello che in scena dicono le parole, l’intelligenza che le ha pensate e scritte, le emozioni e le riflessioni che provocano, i suoni, la musica...

Quello che è certo è che il titolo di questo concerto, Gaber, io e le cose, oltre a citare la mia canzone preferita, dice in sintesi quello che Gaber rappresenta per me: attraverso le parole scritte da lui insieme all’inseparabile Sandro Luporini, metto a nudo l’essere umano dei nostri tempi, il suo cuore, la sua identità persa e ritrovata, analizzando in modo un po’ spietato le sue responsabilità. C’è la mia vita, la mia coscienza, la mia speranza, la fede nell’UOMO nonostante tutto.

L’originalità di questa operazione è anche nella scelta della direzione musicale: Régis Huby è un brillante compositore, violinista di straordinario talento e originalità, le strumentazioni di cui si serve non sono puramente acustiche e il risultato è un impatto sonoro di grande ricchezza e raffinatezza. Infine la collaborazione artistica con Elena Bono, che è stato l’occhio esterno e il confronto intelligente che con me ha firmato la regia.

Maria Laura Baccarini

 

L’idea nasce dalla volontà non solo di rendere omaggio a Giorgio Gaber, ma anche di fare conoscere il suo personalissimo e sempre attuale modo di interpretare la realtà.

Quello che rende ancora oggi valido il messaggio di Gaber è il suo aver saputo indagare, esplorare la realtà che lo circondava in maniera disincantata, per quello che era, senza volontà di modificarla. Era un fine conoscitore dell’animo umano, mai sazio di andare fino in fondo al perché delle cose attraverso una costante, spietata analisi delle armoniche del sentire.

Gaber e Luporini hanno raccontato non una storia, ma LA storia, non le vicende di un uomo, ma l’UOMO. Nella loro immensa produzione musicale e non, si sono confrontati con la vita, riuscendo a fare proprie le situazioni e gli stati d’animo comuni a tutti gli uomini: dai rapporti con la famiglia, a quelli con lo stato, dal rapporto di coppia a quello con se stessi e le cose...

Elena Torre

 

Scaletta:

- Finale primo atto de “Il dio bambino” (prosa)

- “Il dilemma”

- “Cerco un gesto naturale”

- “L’ingenuo” (prosa)

- “Guardatemi bene”

- “L’illogica allegria”

- “L’uomo muore” (prosa in musica)

- “Il luogo del pensiero”

- Breve monologo da “Il caso di Alessandro e Maria”

- “L’impotenza”

- Finale secondo atto di “Polli d’allevamento” (prosa)

- “La massa”

- “Polli d’allevamento”

- Finale secondo atto de “Il dio bambino” (prosa)

- “Non insegnate ai bambini”

- “Mi fa male il mondo” (prosa)

- “E tu mi vieni a dire, verso il terzo millennio”

- Finale secondo atto de “Il Grigio” (prosa)

- “Io e le cose”

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NON CONTATE SU DI NOI

NON CONTATE SU DI NOI

Il teatro-canzone di Gaber Luporini

tradotto e tradito da Luca e Paolo

 

di Giorgio Gaber – Sandro Luporini

 

e di Luca Bizzarri – Paolo Kessisoglu – Martino Clericetti

 

 

“Forse sarebbe anche stato meglio, ma non avremmo fatto il mestiere che facciamo se un giorno della nostra vita non avessimo incontrato Giorgio Gaber”. Questo hanno dichiarato qualche anno fa Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, intervistati a proposito del grande artista milanese.

 

Oggi che sono cresciuti abbastanza da prendersi delle colpe anche loro, Luca e Paolo hanno deciso di dedicare Giorgio Gaber un intero spettacolo.

 

Un’incursione nel teatro-canzone di Gaber-Luporini, di cui Luca e Paolo ripropongono alcuni pezzi pescati qua e là secondo un criterio che non è ne’ celebrativo ne’ cronologico… ma esistenziale.

Monologhi, canzoni e dialoghi estrapolati dagli spettacoli originali e poi rimontati come tessere di un mosaico: il disegno che viene fuori è quello di una faccia. La faccia di Gaber… ma anche la faccia di Luca e Paolo... la faccia di ogni uomo che – quando prende sul serio l’avventura della vita – incontra, scopre, giudica, si commuove, si arrabbia, si innamora, si disamora… e poi continua a cercare. Proprio come ha fatto Gaber.

 

Ma questo spettacolo è anche un “tradimento”: tra i pezzi noti e meno noti del teatro-canzone di Gaber e Luporini, che Luca e Paolo rivisitano con affettuoso rispetto seppure alla loro maniera, sono nascoste anche delle trappole. Dei pezzi inediti. Monologhi e canzoni che non sono di Gaber e Luporini. Testi originali scritti apposta per questo spettacolo, cercando di imitare – o più biecamente, di copiare – lo stile dei maestri.

 

Al pubblico l’onore e l’onere di trovare le differenze. Per eventuali indizi, non contante su di noi. La colpa di tutto questo – ricordiamolo – è comunque di Giorgio Gaber. Buon divertimento.

 

Stagione di debutto 2011-2012

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Qualcuno era Giorgio Gaber

ATTIVITÀ

Qualcuno era... Giorgio Gaber

La mostra, realizzata nel 2003 con la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura e al Turismo della Provincia di Rimini, si compone di 40 pannelli in PVC (formato 110x115), e ripercorre la carriera artistica Di Giorgio Gaber attraverso fotografie, interviste, recensioni, testi, copertine discografiche e locandine teatrali.

Galleria della mostra

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ATTIVITA'

ATTIVITÀ DELLA FONDAZIONE

Le attività della Fondazione

  • Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber

    È l’iniziativa istituzionale di maggiore visibilità e impatto mediatico promossa dalla Fondazione e si svolge annualmente in Versilia e in altre città della Toscana. Sono stati e sono ospiti della manifestazione i più importanti protagonisti della canzone e del teatro italiano.

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  • Milano per Gaber

    Rassegna nazionale di approfondimento sulla figura e sull’opera dell’Artista. La manifestazione, oltre a momenti di carattere strettamente culturale, propone in anteprima, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, le principali produzioni teatrali riferite all’opera di Gaber e Luporini.

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  • Lezione Spettacolo

    Al fine di divulgare in modo circostanziato l’opera di Gaber, soprattutto tra le nuove generazioni, è attivo un progetto didattico, ideato e condotto da Lorenzo Luporini, nipote di Giorgio Gaber, finalizzato in particolare alle scuole medie superiori, alle università e ai centri culturali.

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  • Archivio Digitale

    Realizzazione dell’archivio completo dell’Artista che prevede la raccolta, la catalogazione e la digitalizzazione di tutto il materiale testuale, audio, video, fotografico e grafico esistente.
  • Iniziative Editoriali

    La Fondazione ha curato e pubblicato numerose opere riferite all’Artista. In particolare è stata completata la realizzazione video in quattro volumi con una sintesi di tutto il repertorio esistente e la pubblicazione audio di tutto il repertorio del Teatro-Canzone oltre a numerosi testi biografici e fotografici.

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  • Spettacoli Teatrali

    Collaborazione con importanti realtà teatrali italiane per la realizzazione di produzioni tratte dal repertorio di Gaber e Luporini interpretate, tra gli altri, da Neri Marcorè, Maddalena Crippa, Enzo Jacchetti, Maria Laura Baccarini, Luca e Paolo, Claudio Bisio, Gioele Dix, Giulio Casale.

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  • Mostre

    È disponibile sul sito della Fondazione la mostra fotografica "Qualcuno era...Giorgio Gaber", realizzata nel 2003 con la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura e al Turismo della Provincia di Rimini, si compone di 40 pannelli in PVC (formato 110x115), e ripercorre la carriera artistica di Giorgio Gaber attraverso fotografie, interviste, recensioni, testi, copertine discografiche e locandine teatrali.

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