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ATTIVITÀ

IO QUELLA VOLTA LI' AVEVO 25 ANNI

IO QUELLA VOLTA LI' AVEVO 25 ANNI

Teatro dell’Archivolto

in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber

 

Io quella volta lì avevo 25 anni

 

lettura scenica di un testo inedito di Giorgio Gaber e Sandro Luporini

 

con Claudio Bisio

 

 regia di Giorgio Gallione

Carlo Boccadoro al pianoforte

luci Aldo Mantovani

immagini Gilbert Garcin

  

‘Io quella volta lì avevo 25 anni’ è l’ultimo testo in prosa, mai rappresentato, scritto da Giorgio Gaber e Sandro Luporini alla fine degli anni ’90. Dopo un decennio interamente dedicato al Teatro Canzone, era infatti intenzione degli autori riprendere il loro ‘Teatro d’evocazione’ che negli anni ottanta li aveva visti protagonisti della drammaturgia italiana. Il protagonista di questo monologo, perennemente venticinquenne, vive dagli anni ‘40 ad oggi e rievoca avvenimenti vissuti in prima persona nelle varie epoche. Scorre così davanti ai nostri occhi una storia a stazioni che si arresta al 2000 e già dai titoli dei diversi capitoli - ‘Bella Ciao’ (anni ‘40), ‘Garden Manila’ (anni ’50), ‘Attento al tram’ (anni ’60), ‘Il filosofo’ (anni ’70), ‘L’amico’ (anni ’80), ‘Il creativo’ (anni ’90) - racconta una personale, dolorosa e sarcastica storia d’Italia, reinterpretata dal talento acre e umanissimo di Gaber e Luporini e narrata da un Signor G qualunque in perenne, precario equilibrio tra speranza e disillusione

  

 

Comunicativo come pochi sanno esserlo, attore di splendida mimica, di assoluta intelligenza interpretativa e ricca di quei guizzi ironici che sono sua caratteristica. Chi, se non Claudio Bisio, poteva essere l”esecutore testamentario” di questo bellissimo e ignorato monologo Io quella volta lì avevo 25 anni di Giorgio Gaber. Con una leggerezza di tocco che a sua volta Claudio Bisio fa sua per cento o quasi, minuti – che passano in un lampo anche perché ben raccordati dalla regia di Giorgio Gallione, che immerge in un severo bianco e nero cinematografico- tenendosi aggrappato al microfono come un ramponiere alla prua.

 

- Domenico Rigotti, quotidiano "L’Avvenire" -

 

Stagione di debutto 2009/2010

 

Fondazione Giorgio Gaber